La porta si aprì, più lentamente di quanto pensasse il Ninja. Ne uscì un Silver diverso, accigliato, come se fosse preoccupato, immerso nei suoi pensieri. I passi si fecero pesanti come fossero una strana, macabra litania. Note di una canzone, forse l'ultima che avrebbe sentito.
Aveva una boccetta con se, come quelle che si usano nei laboratori, come quelle che aveva visto accanto a lui quando si era svegliato nel nuovo corpo.
CITAZIONE
Ok, il procedimento è semplice: tu adesso ti sdrai su uno di quei letti e bevi questa cosa.
Cadrai subito in una specie di coma, e la tua mente comincerà a vagare attraverso il tuo subconscio, come in una specie di sogno. La differenza è che tu potrai pilotarlo questo sogno, o almeno influenzarlo. Il tuo obbiettivo è trovare la Shadow: come ti chiederai?
Questo devi scoprirlo da te: la cosa varia da persona a persona, ma ricorda che la Shadow esiste per aiutare un individuo a compiere lo scopo della sua vita. Quale sia questo scopo però solo tu puoi deciderlo.
Ora tieni, e buona fortuna. Io resterò qui a vegliarti.
Le parole risuonarono come battiti di un martello su di una incudine. Solo che lui era la lama da creare.
I batti accellerarono di poco, il corpo si irrigidì per qualche secondo.
Di colpo il Ninja si calmò, il cuore tornò ai suoi regolari battiti e i tendini si rilassarono. Prese la boccetta dalle mani di Silver.
Era fredda e conteneva un liquido verdastro.
Il Ninja allora si avvicinò ad un lettino e, una volta sdraiatosi levò il piccolo tappo di sughero dalla fialetta.
Un respiro.
~O la va o la spacca. ~Alzò la boccetta verso Silver e dalla sua gola note metalliche fuoriuscirono come un fiume in piena.
« ..Alla tua salute! Ci vediamo tra un pò. »Bevve tutto d'un sorso. E poggiò la testa contro il cuscino. Morbido, sempre più morbido, sembrava che stesse sprofondando. Poi le palpebre si chiusero lentamente e cadde nel vuoto.
Il Coma - Part. 1
« Sveglia! » Il ninja scattò in piedi. Ma ricadde subito dopo. Aveva perso l'equilibro, le orecchie erano tappate, non riusciva a capire nulla. Era come se fosse caduto di testa da 10 metri.
La testa bruciava, il corpo gli faceva male e, per consolazione non capiva nulla. Ma aveva sentito una voce.
Massaggiandosi la testa si alzò in piedi, barcollando.
« Che diavol... »« Su forza seguimi. » Una voce, così chiara ma così distante. Non riusciva ancora a capire nulla era stonato e non vedeva assolutamente nulla. Dopo pochi istanti la vista inizò a riprendersi e davanti a lui gli si prostrò un corridoio enorme. Bianco come la neve e tappezzato di Porte su tutti i due i muri. Porte che non avevano maniglie.
« Chi sei? »« Lo scoprirai molto presto. »La voce aveva risposto quasi immediatamente, come se sapesse già cosa voleva dire. Era come se leggesse la mente di Raiden.
Ormai in piedi il Ninja si mosse lentamente, camminando davanti a se.
Una camminata che durò circa pochi minuti poichè si accorse subito che il corridoio non aveva fine.
Era un enorme fila di porte infinita che non portava a nulla, o forse si?
~ Dove sono finito? ~Con calma si girò verso la porta alla sua destra e, con circospezione l'aprì.
Prima una luce enorme, come se il sole si fosse annidato li dentro ma subito dopo le immagini tornarono alla normalità.
Lo stupore di Raiden fu immenso.
Il Dojo del suo maestro era li, davanti ai suoi occhi, integro e non pieno di macerie e fuligine come lo aveva visto l'ultima volta.
Era perfetto come al solito, pulito lucido, il parquet risplendeva e le armi al muro erano state tutte ingrassate.
Il tempietto era al suo posto e il piccolo profumatore faceva salire in aria un filo di fumo che si spandeva per tutta la stanza.
Girandosi vide due paia di Wabaki davanti all'ingresso, quindi voleva significare che li c'era qualcuno.
~ ...Non è possibile. ~
La porta scorrevole si aprì e ne uscirono due figure. Un vecchietto sulla sessantina e un ragazzino biondo.
I due si avvicinarono al tempietto e, accovacciati, iniziarono a pregare. Una preghiera breve e subito dopo il più vecchio si alzò e prese dalle armi appese una Katana di Legno.
La lanciò al ragazzino che prontamente l'afferrò dopo averla vista con la coda dell'occhio.
Vecchio: Avanti Gray Fox Fammi vedere se sono stato corretto a darti questa onirificenza.
Gray Fox: Con piacere maestro.
Raiden rimase immobile alla vista di quello spettacolo. Non poteva crederci, nella sua mente regnava il caos più totale. Troppi ricordi, troppe coincidenze, lui, il maestro vivo. Non poteva essere vero.
~ Non può essere così. Tu sei morto. ~Richiuse all'istante la porta che aveva aperto tornando in quell'angusto corridoio troppo comune per lui.
Il cuore batteva all'impazzata, l'adrenalina era stata immessa in circolo dal suo corpo e l'agitazione stava salendo.
Il Ninja fissò il muro bianco.
« No. »Le nanomacchine nel corpo fermarono quelle emozioni. Rallentarono il battito cardiaco e annullarono l'adrenalina immessa nell'organismo.
Rapido come un ghepardo, Raiden si girò e apri la porta alle sue spalle.
Stessa luce di prima che, come poco fa si diradò facendo posto a immagini nitide.
Uomo: Siamo qui per il ragazzo.
Maestro: Non me lo porterete via, neanche con la forza.
Secondo uomo: Perfavore non intralci il nostro cammino, il ragazzo deve venire con noi.
Terzo uomo: Si sbrighi, non abbiamo molta pazienza.
Maestro: Allontanatevi. Ora.
Terzo Uomo: Come ti perme...
Primo Uomo: Fermo, faremo come dice il vecchio. Ci scusi per l'intrusione add....La porta si richiuse di scatto. Raiden era li, difronte a quella porta che lo divideva dal suo passato.
~ In ogni porta c'è un mio ricordo... ~Poi voltandosi verso l'infinito elenco di porte ne notò una in particolare, una porta Nera.
Nera come la pece come una macchia di inchiostro su un foglio bianco. Si stagliava li, in tutta la purezza di quel bianco, una macchia scura, diversa dalle altre.
« Siii... Vieni da me... » « Chi sei!? »Vieni quiii...Come se fosse fosse stato preso da una mano invisibile Raiden fu strattonato contro il muro dove sbattè pesantemente e subito dopo fu tirato verso la porta nera. Come se la gravità volesse portarlo li.
~ Nooooo! ~Un rumore sordo fece capire al Ninja che era appena entrato nella porta Nera.
Subito rimessosi in piedi si girò verso il passaggio per fuggire ma fu preso dall'angoscia. La porta dietro di lui era scomparsa. Era rimasto dentro a un suo ricordo.
Un passo felpato, un rumore vicino, l'aria che si spostava. Raiden si girò di scatto.
« Ben Arrivato Gray Fox. »